Nel progetto originario del Parco etnobotanico della Salinella “Laudato sì” viene data una importante rilevanza alla realizzazione di una grande Piazza intitolata a Lucio Giunio Moderato Columella, scrittore romano di agricoltura, autore del De re rustica e considerato grande benefattore dell’umanità per aver indicato, rispettando il ciclo naturale delle stagioni e l’equilibrio ambientale, il modo migliore di procacciarsi i beni materiali.
Sita in posizione baricentrica nel quartiere (tra via Mar Grande, via Pirro, piano di lottizzazione della coop. “Il Sestante” e la riva occidentale del rinvaso del laghetto, ultimo relitto della antica palude della Salinella) e ben collegata con il centro della città ottocentesca, darebbe a Taranto la possibilità di avere sia un Parco Urbano da frequentare e da vivere per riconciliarsi con l’ambiente, sia uno spazio pubblico strutturato per l’incremento della vita di relazione necessaria per ritrovare un sentire ed un orizzonte comune, oltre a un presidio permanente per l’esercizio della democrazia partecipata.
Qualora la proposta progettuale dovesse essere adottata, il progetto prevede, già per la prima festa nazionale dell’albero e una volta perimetrata la piazza, di mettere a dimora le prime piantine di carrubo e di leccio rivenienti dai semi dei patriarchi vegetali prescelti, allevate nel vivaio del Parco e adottate dai cittadini volenterosi. ·
Così idealmente la pianta adottata, assumendo il nome e cognome di un cittadino potrà crescere accompagnata amorevolmente dallo sguardo e fiato del proprio angelo custode. In occasione dell’evento annuale si propone di editare cartoline-messaggio serigrafate, riproducendo le opere con annullo filatelico, a rimarcare un evento cittadino beneaugurante per una comunità che tanto ha pagato per un modello produttivo non rispettoso dell’ambiente, ma che oggi si ritiene impegnata a voltare pagina.
Il rispetto dell’ambiente e la tutela del paesaggio naturale ed antropizzato non afferiscono solo ad una questione estetica, ma sono funzionali alla sana alimentazione tanto delle persone quanto degli animali selvatici, stanziali e migratori. Nel caso del nostro Parco urbano la realizzazione, con l’ausilio della migliore arte contemporanea, di una Grande Piazza intestata a Lucio Columella, arricchisce lo spazio pubblico strutturandolo e animandolo per mezzo di un calendario di eventi annuali fissi, capaci di catturare l’attenzione e di indurre confronto e discernimento:
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- sulle problematiche ambientali-inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo e riflessi sulla salute e la qualità della vita;
- sul cambiamento climatico in atto, causa – insieme ai conflitti politici in corso, nel Medio Oriente ed in molti Paesi africani – di flussi migratori biblici;
- lo studio e la salvaguardia della biodiversità quale fonte preziosa per il benessere dell’umanità tutta;
- la necessità d’incrementare la ricerca applicata per concorrere a creare le nuove tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili necessarie per un nuovo modello di sviluppo.
Così definito, il Parco urbano etnobotanico della Salinella “Laudato si’” con la piazza Lucio Columella costituiscono luoghi per indurre alla riflessione, alla partecipazione e al confronto; luoghi di condivisione e di aggregazione sociale, esempi di efficienza operativa e di efficacia amministrativa.
La presente proposta progettuale intende allineare la nostra città – recuperando il ritardo inopinatamente accumulato – rispetto alle green city europee più virtuose, che hanno già metabolizzato il concetto secondo il quale il verde urbano, il paesaggio e le piazze devono costituire le arterie dove scorre la linfa che deve alimentare il tessuto connettivo urbanistico e socioculturale della città, e che questi aspetti, tra le reti infrastrutturali, debbano avere la stessa importanza di quella energetica, idrica, elettrica, telefonica, della mobilità e della banda larga per la connessione veloce con la rete digitale del Web 3.0.