Un albero per ogni nato

Dal 1992 in Italia esiste una legge, conosciuta come “Un albero per ogni nato” (L. n.113/1992), che obbliga i Comuni con più di 15.000 abitanti a porre a dimora un albero per ogni bambina e bambino nati nel proprio territorio. Il Comune di Taranto ha recepito questa legge e ha anche rilanciato deliberandone il raddoppio: con delibera di giunta del 19 dicembre 2020, infatti, è stata decisa la messa a dimora di due alberi per ogni bambino nato o adottato, uno per celebrare la vita, l’altro per ricordare la violazione dei diritti di ognuno dei bambini di Taranto negli anni passati.

Il grande Parco urbano “Laudato si’” è, indiscutibilmente, una importante occasione per accogliere quelle che sono le disposizioni di legge già riportate, una risposta a precise esigenze ambientalistiche necessarie per la riconciliazione dell’uomo con la natura.

Il progetto presentato prevede che, a tal fine, si procederà con la proposta ai genitori che lo desiderano di dare il nome del loro neonato e/o il loro stesso nome ad un albero messo a dimora all’interno del Parco urbano. Tale operazione sarà formalizzata apponendo accanto all’albero una medaglia-piastrina in bronzo, del diametro di 4 o 5 cm riportando inciso il nome della persona che lo ha adottato e la data di piantumazione: la medaglia-piastrina dovrà raffigurare o evocare l’immagine della cultivar prescelta dalla persona di riferimento sia se si tratta di un nuovo nato sia se si tratta di un adulto.

Negli anni successivi, per avere un più largo respiro e coinvolgimento, si procederà con una mostra concorso nella giornata della Festa Nazionale dell’Albero, aperta alla partecipazione dei giovani artisti frequentatori delle Accademie di Belle Arti di tutto il Mondo. Le opere, bronzetti e/o bassorilievi in ceramica per le medaglie-piastrine e i progetti grafici per i grandi multipli ceramici, saranno valutate da una giuria qualificata ed esposte nella Galleria Comunale o in altro spazio idoneo della città.

Così i giovani più sensibili di tutto il mondo, con le loro opere, ci indicheranno per tempo come va osservata ed interpretata la natura per capirla, salvaguardarla e valorizzarla: una proposta che contribuisce ad aprire e battere nuove strade all’Umanità per traguardare un nuovo orizzonte di progresso.