Tavole storiche

La Tavola matrice del territori originari della zona occidentale del Quartiere Salinella è una elaborazione grafica della Mappa o Carta Geodetica della “Masseria del Trullo” (oggi denominata “Località del Trullo”, sita in prossimità della Clinica Bernardini) redatta dal Regio Tavolario ed Agrimensore Aniello Boccarelli in Taranto, il giorno 28 del mese di Gennaio dell’anno 1764, acclusa ad un rogito notarile del notaio Mannarini conservato nell’Archivio di Stato di Taranto.

Tavola-matrice

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La Tavola è stata elaborata dal “nostro” pittore e grafico Filippo Girardi, specializzato anche in disegno tecnico tridimensionale, il quale rimane a disposizione degli interessati per ogni ulteriore approfondimento in merito (cell. 329 9335184), e la scheda esplicativa che segue è stata realizzata dal prof. Salvatore Marzo, dirigente scolastico del Liceo Aristosseno di Taranto.

La Tavola matrice di Girardi suddivide l’originale superficie agraria della Mappa o Carta Geodetica di Boccarelli in due aree a causa della superficie troppo estesa per essere rappresentata in una sola area. In particolare, l’area superiore della Tavola matrice comprende:

  • La Masseria Giuseppe Vigilanti, oggi non più esistente;
  • La Masseria del Signor D’Andrea D’Afflitti, oggi non più esistente;
  • La Chiesa rurale della Madonna Del Carmine, anch’essa oggi non più esistente.

L’area inferiore della Tavola matrice è invece contraddistinta dalla “Chiusa” del Signor Valentini (oggi non più esistente: la “Chiusa” era un grande giardino delimitato da alti muri a secco) e dalla Masseria “Di Pelosa” di proprietà del nobile Don Nicolò Ungaro (anch’essa non più esistente), confinante con le terre della Masseria “Toscano”.

L’alfabeto con le sue lettere: A-B-C-D-E-F-G-H-I-K-L che si trova sul lato destro, a margine della Tavola matrice indica (tanto nell’area superiore, quanto nell’area inferiore) le superfici agrarie dell’epoca con la loro coltivazioni, i cognomi dei proprietari, le case coloniche, i giardini, le masserie – tutte volutamente colorate in modo diverso per differenziare le proprietà – unitamente alle varie cultivar di alberi da frutto così come all’epoca erano state collocate sul territorio a giardini produttivi.

Osservando oggi dall’alto l’area interessata, questa viene identificata dalla Tavola matrice nelle zone limitrofe della città di Taranto orientate verso Sud, con particolare riferimento alle vie Scoglio del Tonno, Lago di Pergusa, Viale Unità d’Italia.

Inoltre, vengono presentate dal Girardi le tavole n. 1 – 2 – 3 – 4: queste costituiscono una ulteriore rielaborazione della Tavola matrice al fine di evidenziare ulteriormente i dettagli topografici delle aree interessate.

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Ulteriori tavole inviateci da Filippo Girardi sono quelle che rappresentano l’origine geologica delle saline, e le informazioni scientifiche sono tratte dalla relazione del Professor Giuseppe Mastronuzzi inserite nel libro “Il mistero della Marchesa“, edito dal Centro Culturale Filonide nell’anno 2010.

Tavola-geologica-1

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Nel dettaglio, esse rappresentano:

  • TAVOLA GEOLOGICA 1 – Circa 116.000 anni fa, in piena glaciazione e nell’area oggi corrispondente alla penisola Tarantina, il livello del mare era arretrato di circa 150 metri dal livello attuale. La cartina realizzata da Girardi descrive come doveva essere l’intero territorio prima dell’ingressione del mare;
  • TAVOLA GEOLOGICA 2 – Circa 7- 8 mila anni fa ci fu la definitiva ingressione del mare che formò il profilo costiero attuale;
  • TAVOLA GEOLOGICA 3 – Descrizione dei sedimenti in tutta l’attuale provincia Jonica. In azzurro sono identificate le aree palustri, tra cui le nostre Saline. In epoca Greca probabilmente il territorio era conformato come da descrizione della cartina;
  • TAVOLA GEOLOGICA 4 – Particolare della precedente cartina che descrive il collegamento tra la Salinella e l’area palustre di Mare Chiaro. Questa ipotesi è suffragata dalla presenza di una chiusa che regola il flusso dell’acqua che proviene dalle aree ancora integre di quel che rimane dell’antica Salina Piccola un dì molto più estesa.